Il Dipartimento Dipendenze Patologiche di questa ASL BT ha avviato dal 2018 una sperimentazione in favore di persone affette da «LUDOPATIA» (patologia riconosciuta dall’OMS che caratterizza i soggetti affetti da sindrome da gioco con vincita di denaro) con prestazioni di prevenzione, cura e riabilitazione secondo l’art.5 della Legge 189/2012.
La Regione Puglia con la Legge Regionale n. 43 del 23/12/2013 avente ad oggetto «Contrasto alla diffusione del Gioco d’Azzardo Patologico» (GAP) ha posto le basi normative per la prevenzione e il contrasto delle dipendenze da gioco e con Atto Dirigenziale 241 del 13/07/2015 ha dato attuazione a specifici servizi per la presa in carico di persone con sindrome da G.A.P. (Gioco d’Azzardo Patologico).
Il Dipartimento delle Dipendenze Patologiche, tra le numerose attività preventive, terapeutiche e di tutela della salute, di riabilitazione e di reinserimento sociale, ha avviato un progetto per la presa in carico di persone con problemi di dipendenza da Gioco d'Azzardo Patologico attraverso il servizio G.A.P. ubicato in Piazza Principe Umberto ( ex Ospedale Umberto I) di BARLETTA.
L’accesso al servizio è libero e gratuito non occorre prescrizione medica né prenotazione al CUP, è sufficiente recarsi personalmente al Servizio per fissare un appuntamento e/o telefonare ai seguenti numeri: 0883/577265-577205-577308
Il progetto fa parte degli interventi sulle dipendenze comportamentali ed in questo caso specifico sul G.A.P, partito nel 2018 sul territorio della ASL BT si connota quale : «Servizio Sperimentale Clinico» con modalità di intervento multidisciplinare per il trattamento delle problematiche legate al Gioco d’Azzardo Patologico classificato dal DSM V in D.G.A. (Disturbo da Gioco d’Azzardo) quale comportamento persistente e ricorrente legato al gioco d’azzardo che porta a disagio o compromissioni clinicamente significativi .
Il Servizio integra l’approccio «clinico» con quello di rete eroga interventi di sostegno sociale, psicologico, educativo di consulenza medica ,legale e finanziaria legati al soggetto e ai suoi familiari attraverso un’equipe multidisciplinare che opera con l’obiettivo di prendere in carico sia il soggetto portatore di patologia sia i suoi familiari.
Altro obiettivo, di non secondaria importanza, è: agire sulla cultura del gioco in particolare sulla esponenziale crescita che questo fenomeno sta avendo negli ultimi anni e soprattutto sulla popolazione giovanile.
EQUIPE MULTIDISCIPLINARE
Un’équipe multidisciplinare prende in carico la persona per l’intero iter clinico e assistenziale di cui ha bisogno, sin da quando si affaccia al Servizio GAP ed è così composta :
• Infermiere Professionale
• Assistente sociale
• Sociologo
• Psicologo
• Medico
• Educatore
• Consulenti legali e finanziari
L’obiettivo della presa in carico sia del soggetto portatore della patologia che dei suoi familiari, è rispondere più efficacemente alle complesse esigenze della problematica di questo tipo attraverso programmi ambulatoriali e attività che prevedono diverse fasi.
FASI DEL PERCORSO TRATTAMENTALE
• Accettazione.
Accettazione a cura dell’infermiere professionale che fissa il 1° appuntamento con l’assistente sociale.
• Accoglienza.
Questa seconda fase, a cura dell’assistente sociale, sarà dedicata al lavoro motivazionale sull’utente e sulla famiglia ed alla presentazione del Servizio e dell’Offerta Terapeutica
• Presa in carico.
Compilazione della cartella clinica e prenotazione 1° appuntamento con il medico e con lo psicologo (a cura dell’Assistente Sociale).
• Somministrazione intervista semi strutturata EUROP-ASI, finalizzata all’identificazione delle problematiche dell’utente, (a cura dell’infermiere professionale all’inizio del trattamento e follow-up a 6 mesi ed eventuali semestri successivi).
• Osservazione, diagnosi e fase trattamentale.
• Visita medica: colloquio clinico. Eventuale terapia farmacologica. Richiesta di consulenza.
QUANDO INIZIARE IL PROGRAMMA DI RIABILITAZIONE PSICO-SOCIALE?
Prima possibile! La Riabilitazione psico-sociale non costituisce la tappa conclusiva del trattamento da avviare solo quando si è raggiunta una condizione di stabilizzazione, ma dovrebbe essere iniziata appena dopo l’esordio della dipendenza patologica e avere lo scopo di:
• Aumentare i livelli di funzionamento
• Prevenire l’instaurarsi del processo cronico e della spirale della desocializzazione.